
Tutto nasce da un corto circuito che non so se sono in grado di spiegare. Per sommi capi lo posso esprimere così: fosse il dio dei cattolici, fossero leggi del cosmo, fosse l’amore tra particelle o sesso tra angeli, cosa cambia? Non è egualmente meraviglioso, che tutto abbia un cazzo di senso? E il senso non dovrebbe essere l’amore, il rispetto, l’uguaglianza? Se in un infinitesimo del tempo uomini senza vincoli di sangue e senza altra ragione apparente del voler stare insieme scelgono di dividere il proprio tempo e la propria solitudine attorno un tavolo, se la chimica dei loro cervelli dice amami e ti amerò come un comandamento, se esiste la bellezza e il piacere, l’arte e la musica con e senza le madonne con bambino, se in questa sottostanza esiste la pace e almeno per un momento ho allontanato un poco la morte.
Empatia, empatia. Il senso di tutto è comprendere dove l’uomo che ti sta davanti soffre o gode e scegliere di conseguenza cosa fare.
Chi poi ha il coraggio di avere fede in un dio solo, lo faccia. Io devo solo chiedermi e rispondermi come sto. E questa notte, anche se ancora non so come sto ne so comunque più di prima.
Nessun commento:
Posta un commento