lunedì 15 giugno 2009

Berlusconi, l'Italiano e lo Stato ostile / 5

Una nient'affatto serena e pacata analisi del dopo Elezioni - parte 5


Casa Mediaset


Con Tangentopoli, lo shock: l’Italiano prende ad avere in sospetto anche la mamma: ripudio, separazione, rivalsa. Il padre adottivo finisce preso a monetine in strada. Nonostante abbia visto chiaramente per anni cosa stava succedendo, l’Italiano si sente tradito e invoca punizioni esemplari. Un po’ ipocrita, l’Italiano. Ma almeno ha una reazione, uno scatto d’orgoglio. Ci si aspetta la prova della sua maturità elettorale. Ma l’onesta diffidenza per la sua casa Stato è ormai aperta ostilità. La sua adolescenza, tra i tabù del Vaticano e i totem della televisione, si allunga. Dopo aver marinato le lezioni sulla propria storia e sulla geografia del sociale che cambia, difficile che prenda in mano la propria vita democratica.
Appare difficile anche farsi una fidanzata, una famiglia. Se cerchi un partito che somigli alla tua mamma partito, troverai quello che è rimasto in giro: copie sbiadite. Difficile anche farsi una nuova casa, l’Europa, che non somiglia per niente alla tua, e finisce che ne diffidi tanto quanto. Dal canto loro, le mamme partito sono allo sbando. Hanno paura dell’abbandono. E allora serrano i ranghi, negano tutto, si barricano nella casa Stato, e comincia a prendere corpo l’idea che dei figli si può fare anche a meno. Ai figli devoti, poltrone - e schiaffoni a figli ribelli.Abbandonati dalle madri prima di aver deciso di abbandonarle loro stessi, gli italiani sono disorientati, stanchi, affamati di informazione e di risposte. L’idea sarebbe tornare sui banchi di scuola, scoprire le alternative, emanciparsi, impegnarsi. Ci prova pure, l’Italiano, ma ogni tanto si perde a bighellonare guardando la tv.
Ed è dalla tv che conoscerà l’onda lunga del populismo classista.
(continua)

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