mercoledì 20 maggio 2009

Oggetti Smarriti su Sconfinamenti

sul blog www.sconfinamenti.splinder.com trovate una divertente rubrica, Ufficio Oggetti Smarriti, che è un po' una piccola rassegna di cose perdute e ritrovate. mi è subito piaciuta, e allora ho scritto qualcosa anch'io. ze

Il comizio in piazza

Non trovo più i comizi in piazza e, se è per questo, neanche la piazza. Ricordo che una volta c'erano, quegli omini lontani in piedi sul fronte del palco, al fondo della piazza, magari davanti all'antico balcone dei Capitani. Facevano fischiare i microfoni arringando la folla, e la folla fischiava o applaudiva, poi i tanti a casa e i pochi in sezione o in trattoria. Rappresentavano un'altra piazza, giù a Montecitorio, e la loro presenza lì, legittimata dall'autorità e dai notabili del paese, pareva legare le due piazze, questa nostrana a quella lontana, in un raro e prezioso ponte immaginario. E pareva normale che, il giorno dopo, su quella piazza tornasse il mercato e il quotidiano incontrarsi, studiarsi, strusciarsi. In piazza si era sotto gli occhi di tutti, e quel tutti somigliava terribilmente a una comunità. Litigiosa, certo. Ci si innamorava e ci si mandava a fare in culo con eguale, encomiabile impegno.
Oggi, non so: la piazza l'abbiamo rimpiazzata col salotto buono, e occhio a non sporcare, non alzare la voce, non facciamoci riconoscere. Come in casa d'altri. Manca solo che ci mettiamo le pattine. E i comizi, quelli, li abbiamo trasferiti in hotel e centri congressi col grande schermo e le poltrone in velluto. E si applaude per forza, perché in platea, al 90%, ci sono i tuoi. Tanto che non sono mica più comizi: le chiamano convention. Come si fa con gli agenti di commercio. C'è pure il gadget.
È che prima quando volevi parlare con la città si andava in piazza e la città era lì. Adesso, chi lo sa. Vuoi vedere che prima o poi anche la città toccherà cercarla all'ufficio Oggetti Smarriti.
Se da grande divento sindaco, la campagna elettorale la faccio in Ape Car.

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