mercoledì 20 maggio 2009

Lettere a La Provincia Pavese

Cattaneo, smàrcati
(27/04 - non pubblicata)

Leggo e stupisco: ma allora il Pdl ha dichiarato Pavia terra di conquista? Berlusconi, Formigoni. Non bastava Abelli, si vede. La legittimazione della Lega, il contributo di Filippi, perfino di Adenti. E quello che mi sorprende di più, la dichiarazione degli amici: il candidato è un amico, non voterei per il Pdl ma per lui sì. Ah, fantastico: e se vince, poi, chi la governa la città? Lui, o il suo partito? Ma qualcuno si è reso conto che queste elezioni sono di nuovo lo scontro di quei partiti – ammesso che così si possano definire dei cartelli elettorali permanenti - che a livello nazionale non sopportiamo più? Il Pd ha incredibilmente scelto Albergati. E tutti a dire che è giovane anche lui e che anche lui è un bravo ragazzo. E ci mancherebbe. Se venissero eletti, non ci sarebbe nessuna possibilità di fare politica autonoma: quella che ai cittadini dà risposte.
Sono ancora più felice, allora, di aiutare il professor Paolo Ferloni: un indipendente che ha accettato la sfida di reinventare Pavia, mettendo il lavoro al primo posto. Senza alcun bisogno di padrini, o padroni. Un ambientalista, un monumentalista, un professore: quanto ne abbiamo bisogno di idee chiare e di innovazione.

Non ho ancora avuto il piacere di conoscere il candidato del Pdl, ma se posso rivolgermi a lui in totale franchezza: caro Alessandro, smàrcati. Fallo adesso. Dichiara che anche a trent’anni (io ne ho 34) si cammina con le proprie gambe. Che non ne hai bisogno, di investiture. Dillo, che se ti eleggono governerai tu, e non Forza Italia. Che renderai conto solo ai cittadini, che non hanno colori e vivaddio neanche un pensiero unico. Che farai quello di cui ha bisogno la città e non quello che vorrà il tuo partito. Perché – forse l’abbiamo dimenticato – il mestiere del politico è quello di rappresentare una parte, ma quello del sindaco è quello di amministrare nel nome di tutti.

La luna di miele di Albergati&Cattaneo
(18/05 - non pubblicata)

Le buone idee sono di tutti, e fa sempre piacere sapere che sono apprezzate. Turismo, centro congressi, bus piccoli e frequenti in centro; niente più centri commerciali anzi proteggere il piccolo commercio; soluzioni di integrazione per migranti e migrati, recupero aree dismesse, spazi agli studenti, valorizzazione dei parchi, periferie degne: Albergati e Cattaneo sono d’accordo proprio su tutto.
E questo tutto era scritto nel programma elettorale de Il Cantiere nel 2005. Che bello sapere che si sono convinti.
Certo, rimane qualche dubbio: come conciliare tutto questo con la politica nazionale di Forza Italia e Lega, tristemente agli orrori della cronaca dal Mediterraneo, dall’Abruzzo, da Napoli, da Milano? Oppure con le passate amministrazioni: quando c’era la bistrattata Capitelli, il PD pareva affaccendato in centri commerciali e sciagurate varianti al Prg – e a tutto questo proprio non ci pensava.
Ma adesso è cambiato tutto.
Certo, nel frattempo il programma di Insieme per Pavia (il Cantiere per Pavia) si è evoluto, grazie anche alle idee di Paolo Ferloni. C’è il progetto cluster. C’è l’IDA per i giovani creativi. C’è il nuovo sistema museale. C’è la mobilità sostenibile. C’è lo studio di nuovi modelli di amministrazione. Scienza, concretezza. Freschezza. Ma diamo loro ancora un po’ di tempo, e vedrete che prima o poi ci diranno che città hanno in mente, senza usare troppi aggettivi, e senza chiamare a testimonial i propri dirigenti di partito, che di Pavia conoscono solo i minutaggi tv dell’Osservatorio.

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