martedì 24 febbraio 2009

THE ZESITIAN CANDIDATE/2: LE TRE PRIORITÀ

Parlando di impresa e produttività e redditività, posso scrivere un sacco di cazzate. Ma l'immaginazione non mi difetta. Quindi: prendete queste note col beneficio del dubbio, ma che almeno il dubbio vi rimanga. ndz.

PROGETTO PER PAVIA
capitolo uno: le tre priorità

Energia, lavoro, servizi.
Uno, investire in un piano di risparmio energetico è un’opzione economicamente, e non solo eticamente, valida: libera risorse utili a investire in servizi. E allora solare per gli immobili e metano per i mezzi.

Due: creare lavoro a Pavia si può. Bum. Dite quello che volete, ma senza uno studio che dimostri il contrario, io ne sono convinto. E se torna il lavoro, torna il reddito da produzione. E propongo: area formazione e area tecnica. Il che vuol dire: congressi e ricerca da un lato, officine multiservizio con operai e artigiani dall’altro (ve lo ricordate l’Arsenale?) per la manutenzione di edifici e mezzi pubblici.

Tre: senza servizi la città muore. E chi eroga i servizi da noi è l’Asm/Line. Posseduta al 90 per cento dal Comune. Quindi appartiene ai cittadini. Lecito che si investa quanto è possibile nella (non così titanica) impresa di farla funzionare come ci aspettiamo. Raccolta differenziata e mezzi pubblici in primis.

Scettici? Bene, è salutare. Pazientate ancora un momento, ché poi spiego meglio.

Serve ancora una postilla alla premessa: saremo tutti d’accordo nel dire che il rischio di impresa esiste. E che pianificando con attenzione, il rapporto costi/benefici non è detto che debba essere sfavorevole. Proviamo almeno a studiarne la fattibilità, prima di dire che non si può fare. Chi lo studia? L’Università, che diamine. Dove collocare gli insediamenti? Ma nelle aree dismesse. Chi lo attua? La forza lavoro sul territorio, dipendenti pubblici compresi, e i pendolari per scelta d un altro. Chi lo finanzia? Il pubblico e il privato. Perché dovrebbero farlo? Perché se un’impresa parte già con le commesse assicurate dal pubblico, con risparmio per le casse comunali e indubbio vantaggio gestionale, attira anche l’investimento privato. Produrre costa fatica, ma rende.

Nel prossimo post parliamo della priorità uno: energia. Poi passeremo alla due, il lavoro. Fatemi arrivare alla tre e poi gli economisti e i paladini del mercato verranno a insegnare a questo comunista perché tutto questo non si può fare.

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