mercoledì 7 maggio 2008

(im)Poste Italiane

Detesto essere preso per il culo da chiunque, figuriamoci dalle Poste Italiane. Non è solo per le improbabili privatizzazioni, il servizio incredibilmente lento, l’inefficienza degli sportelli. No, c’è anche che si fa pagare per servizi a costo zero.
Per esempio, c’è Bancoposta on line: ora, l’internet banking esiste per ridurre le spese delle banche, ma anche far risparmiare tempo al cliente. Bene. La tendenza è oggi cercare di far percepire questa comodità all’utente del servizio, semplificando le procedure e promuovendo formule con forti sconti o a costo zero per tutte le operazioni on line.
Ebbene, le Poste no.
Su Bancoposta on line c’è un comodo servizio di pagamento dei bollettini. Con tanto di carrello per pagarne più di uno. Peccato che per ogni bollettino la commissione sia 1 euro, esattamente come allo sportello. E non solo: se ne cumuli più di uno, il costo di 1 euro va moltiplicato per il numero di bollettini che paghi col tuo bel carrello.
E il disappunto sale a esasperazione se uno si rende conto che il bollettino è, per sua stessa definizione, postale. Ossia un servizio nato per le Poste e tipico delle Poste. Che infatti puoi utilizzare solo alle Poste.
In pratica, è il fiorino che lo stolido doganiere chiede a Benigni e Troisi in Non ci resta che Piangere. Solo che quello fa molto ridere.

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