mercoledì 27 febbraio 2008

Perché non votare il PD

dal sito di Giulietto Chiesa, uno scambio di e-mail molto interessante.
Riassumo qui alcuni punti del suo ragionamento.

1 ) L'argomento principale per cui non si deve votare PD è che il PD è nato per esprimere gl'interessi di coloro che hanno depredato il paese economicamente in questi anni, facendo arretrare le condizioni di vita dei lavoratori in generale. Oggi si sta peggio di ieri. E' una responsabilità netta, chiara, precisa.
2) C'è un altro argomento da smontare: ma se Veltroni non vince, vincerà Berlusconi. Falso in molti sensi. Berlusconi vincerà perchè Veltroni ha deciso di correre da solo, rompendo con la sinistra. Questa sarà la causa prima, principale, inequivocabile, della sconfitta. Ma non è tutto. Veltroni fa questa scelta non perchè vuole perdere. Non è stupido e non è idealista. La fa perchè sa che dopo le elezioni potrà giocarsi la partita con il centro e con la destra, a seconda dei risultati di alcune forze intermedie. Tutto potrà accadere, dopo questo voto, salvo un'alleanza tra il PD e le sinistre.
3) (...) Se ci troviamo con un Berlusconi imperante è perchè coloro che hanno dato vita all'ectoplasma del Partito Democratico non hanno fatto niente per togliergli il potere mediatico monopolistico di fatto che egli ha, per altro, conquistato fraudolentemente. Potevano farlo e non l'hanno fatto.
4) Veniamo alla sinistra, cioè alla cosa rossa-arcobaleno. Per essere franchi - e l'ho già scritto - la considero corresponsabile di molti dei guai attuali. Ma non abbiamo di meglio, al momento attuale. Non credo che l'astensione sia una buona cosa. (...). Io sono convinto che, comunque, queste elezioni saranno uno spartiacque per la sinistra. Dopo si dovrà aprire una discussione a tutto campo per decidere dove e se vogliamo, possiamo andare, tutti insieme a ricostruire una visione alternativa all'attuale delirio autodistruttivo del pianeta. (...) Nel Partito Democratico non si comincia niente, si finisce.

2 commenti:

Filo ha detto...

sul punto 3 non sono d'accordo.
Con il parlamento che avevamo in quest'anno e mezzo non ci sarebbero state le condizioni per far passare una legge sul conflitto di interessi.
Quindi tanto vale non proporla per non far partire il solito carrozzone del "ce l'hanno con me" " la sinistra è antiliberale", ecc ecc.

Sul resto, che dire? Il punto 2 è inquietante. Non ci voglio neanche pensare.

zesitian ha detto...

credo si riferisca più al governo Prodi I, ma in entrambi i casi hai ragione: il peccato è originale. E non mi sarebbe piaciuta una legge ad personam. Per me il conflitto di interesse è ben oltre il Nano. è dentro le banche e il sistema finanziario, industriale e confindustriale.

Riguardo al punto 2: credo non ci siano dubbi. Da solo, il Pd non può governare. E allora, con chi governerà? Se con la sinistra, siamo al palo: si tornerà dov'eravamo. Eppoi perché correre da soli, quando si può partire coalizzati? Se con la destra, Casini non basta. Quindi: governerà con Berlusconi, sia che vinca sia che perda.