giovedì 14 febbraio 2008

INCARICO A SABINA E CORRADO GUZZANTI

Inaspettatamente, i sondaggi a ze City sembrano essere più attendibili di quelli di Pagnoncelli. Mentre prepariamo il nuovo ze question, pubblichiamo e commentiamo i risultati dell’indagine zemoscopica sulle intenzioni di voto degli zesitiani.
Su un campione di 15 aventi diritto, ben il 53% vorrebbe al governo il ticket Sabina e Corrado Guzzanti, mentre degli attuali esponenti politici solo Ferrero (prc/sinistra arcobalengo) mette insieme un 13%, contro Fini, Berlusconi, Casini e Veltroni, tutti rimasti a 0%.
Un bel 13% anche la LCN: non male, considerato che sul risultato influisce pesantemente il fatto che non abbia la minima visibilità –se si eccettua questo blog- e che praticamente nessuno sappia se ce la si fa, a presentarsi alle elezioni del 13 aprile. Mi adoprerò per colmare la lacuna. Nostalgia canaglia, è evidente, per lo stesso 13% assegnato in spiritu a Enrico Berlinguer, zia Nilde Jotti e il Sandrone Pertini.
Lusinghiero il 20% di zesitian, soprattutto rapportato alla pari percentuale di voto assegnata a Harry Potter – certo non il primo venuto. Dato di non facile interpretazione, tuttavia: non si capisce se è perché si suppone che zesitian in politica faccia magie, o se l’ipotesi è talmente fantasy che tanto vale metterci il maghetto di Hogwards. Se si aggiunge che anche i basta non voto più si assestino sulla medesima percentuale, possiamo pendere per la seconda ipotesi.
Altro confronto interessante è il papa contro Luca Mercalli, entrambi al 6%: il primo lo vedo come un voto di protesta, del tipo “dato che sui temi etici stiamo regredendo a tempi da controriforma, tanto vale che ci governi direttamente il Pastore Tedesco”; il secondo è chiaramente di matrice ambientalista.
Infine, la sorpresa: ben il 33% voterebbe se stesso. Voglia di partecipazione, o riflesso condizionato dalla insipienza dell’attuale classe politica (“peggio di questi non posso fare”) che sia, gli zesitiani inviano un messaggio chiaro.
Il Bene Comune è anche il mio bene, e non vale affatto il viceversa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi viene in mente una vecchissima vignetta, con un tizio che seduto su una panchina diceva all'amico: "Se io fossi il papa..." e il vignettista titolava: "Le improvvise vocazioni del momento".
Allora faceva ridere, adesso non so, mi intristisce. :-(

zesitian ha detto...

benvenuta, prof. lei che sa di cosa parlo, che voto meritano questi personaggi?