mercoledì 20 febbraio 2008

Rovescio di cronaca

Ecco: se fossi in un poliziotto, ma di quelli veri, e di quelli che contano, farei di tutto per andare a Napoli e prenderli uno per uno, dal pm fino all’ultimo agente, quelli che sono entrati al Policlinico, e li caccerei a calci in culo dal loro scranno o sedile d’autopattuglia. Li farei radiare seduta stante. Se fossi il Capo della Polizia, mi dimetterei all’istante. Se fossi il Ministro dell’Interno chiederei scusa a reti unificate a nome dell’intera nazione. Se fossi la vittima, mi sentirei sola, come mai si è sentito qualcuno. Perché non vorrei più appartenere alla mia comunità, a questo ignobile Stato, a un Paese in cui i miei diritti e la Legge stessa è sottomessa alla campagna elettorale.

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