giovedì 17 gennaio 2008

Amalgamation Polka

Il solito ottimo consiglio di Andrea Grisi, della Libreria Il Delfino di Pavia [messaggio pubblicitario gratuito]. Un racconto epico di quel che resta di forte e imperituro del sogno americano, l’utopia dei suoi fondatori, i valori universali: liberty, amalgamation, peace.
Per ritrovarli dobbiamo tornare nell’Ottocento, alla Guerra di Secessione, accompagnare il protagonista Liberty (!) Fish dalla sua nascita alla sua formazione abolizionista, al suo viaggio prima da soldato e poi da disertore fino all’estrema frontiera del suo spirito, che è quello del suo tempo.
Amalgamatori, li chiamano sprezzantemente gli antiabolizionisti, ai quali un mondo senza l’istituto della schiavitù e fatto di pari dignità ai neri di pelle è estraneo quanto la poverbiale bicicletta per il pesce. E il viaggio del nostro Fish (!), ragazzo qualunque dalla dialettica indomabile e il cervello saldo al timone della sua vita, parte dalla sua educazione libertaria a cura di genitori militanti abolizionisti nello Stato di New York e giunge fino alla sua nemesi, lo schiavismo del nonno latifondista in South Carolina, personaggio che troverà ormai folle e feroce – eppure neanche questo lo farà desistere dal seguirlo, nell’intento di conoscere, di trovare risposte, sopra tutto guardare da vicino il demone interiore che ha torturato la madre in tutti quegli anni.
Liberty esplora il dolore per ritrovarne le ragioni, in un viaggio attraverso un’America e un Secolo da circo, eccessivo, ingenuo, violentemente vivo fino al grottesco. E attraverso quella spaventosa macelleria che fu la Guerra di Secessione, la cui mortale insensatezza spinge il ragazzo ad andare a cercarne il senso. Del resto, la storia del suo Paese e della sua famiglia si somigliano, e il rimedio alla tragedia giunge solo alla fine, quando compare una parola (Amore), che in sé riassume le sue conquiste di uomo e le promesse a cui il suo Paese ora deve rimanere fedele: pace, solidarietà, fratellanza, uguaglianza. Le solite di sempre, eppure: quanto paiono lontane da qui, ora, in questo mondo.

Amalgamation Polka, Stephen Wright, Einaudi 2007

3 commenti:

Annalisa ha detto...

Va bene, il mio Tesoriere si farà venire un infarto ma oggi sono a Pavia e temo fortemente che entrerò in libreria (se non faccio in tempo al Delfino anche la ex-Civetta va bene?).

Oggi a Pavia si apre la mostra sulle illustrazioni di Mino Milani :-)

zesitian ha detto...

se lo chiedi a me, rispondo: no no no. Delfino. Niente contro la Feltrinelli, ma continuo a preferire le librerie vere agli store.
alla mostra non potrò venire, anche se mi sarebbe piaciuto molto.
annalisa: ci conosciamo o sei qui per caso?

Annalisa ha detto...

Sono arrivata qui da "PaloBorracho", e mi è piaciuta la città.
E poi ho studiato a Pavia, e mi piace ritrovarla un po' qui.
Visto il Delfino, tutto rinnovato (wow).
La mostra così così (ho delle perplessità), nonostante il Grande Milani.