giovedì 10 giugno 2010

Protestiamo?


Contro i bavagli. Contro l'illegalità. Contro chi cerca di far pagare la crisi ai soliti noti. Contro le menzogne. Contro i furbi e i loro sconci mercati. Contro le finanziarie inutili o dannose. Contro la palese mistificazione. Contro la disinformazione. In definitiva contro le prese per il culo.

Protestiamo, dai, tutti insieme.
Popolo viola. Popolo dei post-it. Operai. Giornalisti. Attori, cineasti. Sindacati.
Dai coraggio tutti insieme.

Però posso chiedervi una sola, piccola cortesia? A parziale risarcimento della merda che rovesciate addosso a quelli che 16 anni fa avevano detto che sarebbe successo.
Ponetevi le seguenti domande: ma io, dove cazzo ero, quando era evidente che sarebbe successo e ce lo avevano anche detto quei cazzoni di comunisti?
Soprattutto: cosa ho votato? D'Alema? La Lega?
Ero tra quelli che parlavano di voto utile, come Veltroni?
Che sosteneva che Giulietto Chiesa era un complottista, Occhetto un perdente, e gli altri comunisti settari e disfattisti? Che non si poteva fare a meno di Clemente Mastella (Mastella!) e di Lamberto Dini (Dini!).
Non voglio che rispondiate. Voglio che solo che abbiate dei dubbi. E buona memoria.

Perché se oggi succede tutto questo, se siamo alla fine della parabola della democrazia parlamentare, se siamo alle soglie di una rivolta che nessuno ha la voglia di cominciare, siamo tutti responsabili. Non solo Berlusconi.

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