martedì 2 marzo 2010

Pensieri normanni

Numero Due è in ospedale per una sospetta infezione da secondogenito (niente di che, pare) e noi, storditi, inseguiamo i tempi dell'uno e dell'altro. Il Normannino, che per ora non sembra preda di chissà quale gelosia, da quando abbiamo cominciato con le corse in ospedale è un po' sulle sue. Niente capricci, è strabravo, gioca bene, ma non parla volentieri. A volte non risponde nemmeno alle nostre domande, o risponde comunque evasivo e svogliato. Come se il nostro affannarci anche attorno a lui non lo riguardasse più di tanto. Mentre lo portavo a scuola ho sondato il suo umore, e il risultato è la conversazione che trovate qui sotto. Deve avere un suo senso, ma non so mica se l'ho capito. (Tra parentesi: il Normannino ha usato precisamente queste parole - è stato facile ricordarsele con precisione).

- Ti vedo pensieroso, oggi. Sei un po' triste?
- (improvvisamente sorride) No!
- Hai tanti pensieri?
- ...
- Me ne dici uno?
(pausa)
- Ci sono pensieri che sono difficili da dire.
- Ah. (!). Se vuoi, papà può aiutarti a tirarli fuori.
- No.
- No che cosa?
- Ci sono pensieri che è meglio tenere per me.
- Ah. (!!). E come sono questi pensieri, belli o brutti?
- ...
- Ti fanno sentire bene o ti danno dispiacere?
- Sono pensieri buiosi.

(e qui sulla definizione di buioso, all'ingresso della scuola, ci siamo arenati).

2 commenti:

Filo ha detto...

avrei una marea di consigli da darti, in proposito a "è arrivato il fratellino".
Scrivendoli, sicuramente risulterebbero ipocriti e antipatici. O saccenti.
Sarebbe meglio parlarne vis-a-vis, se ci riuscissimo.
Magari un pranzetto, chissà...

virginie ha detto...

i cuccioli sono micidiali: van diritti al centro delle cose. i pensieri buiosi sono stratosferici e penso che il neologismo avrà fortuna (almeno nel vocabolario vallattico); dal 24 al 30 marzo sono a Mi. forse anche il mitico; il 25 ho una cena raccoglifondi (per la Maison de la Joie à Ouidah, Benin, se ti interessa ti mando pure l'invito ;)
e a pranzo sono SEMPRE libera, per ora
vedi un po' tu