lunedì 25 gennaio 2010

Bravo bambino

Penso di essere un padre piuttosto severo. E che anche la Normanna sia una mamma piuttosto severa. Nel senso che cerchiamo di fare in modo che le regole della casa siano poche, semplici, ma in effetti siamo esigenti nel farle rispettare.
Per esempio nel comportamento a tavola. Nel linguaggio. Nel rispetto degli orari: quando si mangia, quando si va a letto. Su questo cerchiamo di essere irremovibili (vabbè, insomma con un po’ di tolleranza, e ci mancherebbe).
Quando dobbiamo riprenderlo, tanto per dire, abbiamo stabilito di avvertirlo prima due o tre volte: “Guarda che adesso mi arrabbio!”. E anche di contare fino a dieci, perché sia lui stesso a imporsi di obbedire e a evitarsi la strigliata. Poi però, a costo di fingere, ci arrabbiamo davvero.
Qualche volta ho anche finto di tenergli il muso, perché l’aveva fatta grossa e dovevo fargli capire che non viene facile perdonare certi comportamenti. Qualche altra volta, sempre più raramente, arriva lo scapaccione sul sedere.
Naturalmente, tutto questo deve avere a che fare con l’educazione che ho ricevuto io, probabilmente più severa, e sarà lo stesso per la Normanna, ma: quanto stiamo davvero faticando?
Perché ogni tanto ci rendiamo conto che il Normannino è davvero un bravo bambino.
I suoi capricci sono più o meno comprensibili, comunque nei limiti della sua età. Va volentieri a scuola, prende le medicine, dorme quando deve, è prudente nei giochi e bene educato (non dovrei dirlo io, lo so) nel mangiare. Quanto di questo sarà merito delle nostre regole, del nostro amore?
Ultimamente, poi, è straordinariamente dolce e ubbidiente. Sarà per l’imminente arrivo di Numero Due? E allora viene da chiedersi: ma davvero come cambieranno le cose? Il Normannino sarà geloso, certo. Ma quanto, come, riusciremo a temperare le sue intemperanze?
Anche se non lo ammetto facilmente mi cago sott qualche timore ce l’ho.

Nessun commento: