martedì 26 maggio 2009

Papi da parte di fava

Nella foto, secondo da destra, il Sassaroli.
Domando pirdonanza se cito a memoria.
Sassaroli: “Non posso, devo badare alla mia nipotina”
Melandri: “Nipote? E da che parte?”

Perozzi: “Da parte di fava!
(Amici Miei, 1975)


Interrompo le trasmissioni elettorali per meravigliarmi con voi del cialtrone nazionale. Naturalmente, non della presunta liason tra un ultrasettantenne scopaiolo e un’aspirante velina. Della cosa non potrebbe importarmene di meno - e a quanto pare faccio male. A me interesserebbe savàsandìr qualche risposta, magari non dettata da Ghedini, riguardo alla corruzione di David Mills. E sui conti offshore Mediaset. Su Dell’Utri e i suoi contatti con esponenti della criminalità organizzata.
Ma forse ha ragione l’amico jackflash: per prenderlo, quello, bisogna fare come Al Capone. E nel caso specifico è calzante: Al Capone era troppo potente perché potesse essere accusato per estorsione, alcool e omicidi, e allora i giudici sono andati sul suo terreno, quello degli affari, e fu evasione fiscale.
Qui, invece, ciò che non poterono i giudici, potè la pubblica opinione.
Che dite? L’evasione coniugale con morbosetta aggravante clientelare fa abbastanza schifo per far disinnamorare il suo fedelissimo pubblico di yesman e yeswomen? Per affossare la popolarità costruita con certosina pazienza e genuina arroganza, coperture politiche, mucchi di soldi e televisioni?
Mah.
In ogni caso, mi è tornato in mente – e non sarò l’unico – ciò che disse Paolo Guzzanti (babbo) riguardo alle intercettazioni sul caso Carfagna, e veline e attrici e fiction Rai. Fece intendere di aver potuto leggere i testi di quelle intercettazioni. E ne fu tanto oltraggiato che chiuse il suo contratto di bardo di corte. Travaglio, nel suo spettacolo teatrale, ribadì che, a quanto ne sapeva lui stesso, contenevano materiale talmente esplosivo da rovinare chiunque. Ma era teatro, no? Anche la satira di Sabina (figlia) Guzzanti è teatro. Però ci sarà pure qualcuno che conosce quei testi, e che magari ne avrà tenuto (illegalmente) copia in qualche cassaforte. Li leggeremo mai, a opera di qualche editore pronto ad andare in galera (con un mucchio di soldi, chiaro) per farci sapere cosa c’è in quei fogli?
Mah.
Perché dall’Italia e da fuori Italia gli si fa il culo, adesso? Improvvisamente moralisti. Com’è che l’inaffondabile cantante da crociera è così tanto in difficoltà – e non, che so, per la crisi mai affrontata, per i soldi per l’Abruzzo che non ci sono, per i problemi a Napoli mai risolti, per i guai giudiziari, per il ‘kapò’ che affibbiò all’euro deputato martin Schulz?
Vuoi dire che la gnocca, sedotta coi ferormoni del potere, l’ha tradito sul più bello?
Chissà, forse un giorno ne parleranno i posteri, in qualche aula di scuola intitolata a Veronica Lario.


1 commento:

virginie ha detto...

gli e' che siamo pochissimi a voler sapere del caso Mills, di All Iberian, Dell'Utri etc. Ai piu' basterebbe sapere se se l'e' trombata o no. Quanto all'affondare, temo che gli stronzi galleggino sempre, ze. Emigrare l'ho gia' fatto, che mi resta?