martedì 21 ottobre 2008

Cinque più uno


Quella donna è un quadro e quell’uomo un telefilm. Lei legge sotto il cappello da signora, in un vestito alla Edward Hopper. Lui schianta la noia col PC in grembo e ha la faccia di Poncharello. Accanto a me c’è una ragazza magrobiotica in borsa di tela grezza, col suo ragazzo alto e scuro col piercing. Ho già visto anche loro: Caterina di Virzì tinta di moro e uno dei Friends, ma più grasso e pugliese. Ma è lei che mi interessa, stasera. Nel finestrino, riflessa, la osservo guardare fuori senza vedermi.
Mrs. Hopper è segretaria all’università, è tedesca, 52 anni. Non ha figli, ma un marito coi capelli bianchi che insegna alle medie educazione tecnica. Ponch è ingegnere alla Bicocca e vola con il simulatore craccato in ufficio. Ha una fidanzata quasi avvocato, si sposano a maggio. La ragazza ha in testa il suo gruppo di teatro, tenuto da uno che veste televisivo e parla come un guru. Il ragazzo ha un’altra, che però sta col chitarrista dei Regatta Punkiazza, e finché non lo molla.
Ma lei no, perdio, lei non so chi è. Non riesco a farle la storia, se la fisso e mi scavo dentro non trovo niente. Possibile, mi chiedo. Da dove vieni, amica mia, amore.
Quel cappello, la donna non lo appende, lo appoggia. Il soprabito, quando entra in ufficio, lo tiene al braccio. Ponch stasera alzerà la borsa sulla testa per andare a casa in bicicletta. La magrobiotica appena a casa si rollerà una canna. Il ragazzo spera proprio che gli dica non ho voglia di uscire, così lui può farsi una birra col Gabo, e magari c’è anche la tipa.
Lei invece mi siede in fronte e non sa. Potrei non scendere, e chiederle da quale diavolo di pianeta vieni, tu. Potrebbe anche sorridere, potrebbe innamorarsi. Ma non siamo in un film, e già sulla banchina la pioggia mi sta lavando via le tracce della sua bellezza.

ndZ: Scritto per partecipare al Trentarighe di ottobre, tema 'non ce la faccio' - Fernandel. E qui accompagnato dall'immagine che ne ha ispirato una delle citazioni.

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