mercoledì 20 febbraio 2008

Intona anche tu il Semplificat

Che tristezza. Ha iniziato Massimo Giannini su Repubblica, poi Paolo Mieli a Ballarò. Ora tutti gli analisti e i politologi concordano, intonando un magnifico e alto coro in lode alla Semplificazione del Panorama Politico. Profeta fu’l Walter (Veltroni) e chi lo iscrisse: lui va da solo, e allora gli altri si adeguano. Ergo: per merito di questo impulso, si può fare anche a meno di referendum e di nuova legge elettorale, perché così gli Italiani hanno ciò che hanno sempre sognato: due grandi partitoni, e scampoli con ciò che ne resta. Assoldata la mala fede di Repubblica, che sosterrebbe acriticamente Veltroni anche se dicesse che abolirà tutti i giornali di centrosinistra fondati da Eugenio Scalfari, data per scontata l’improvvida non-campagna del Corriere per non dar fastidio ai partiti maggiori (Fiorello e la monnezza? la Cei su Moretti? Aldo Grasso vs Fazio e la Littizzetto? Ma chissenefrega), direi che il vuoto abulico di questa campagna elettorale ha trovato il suo leit-motiv. Veltroni fa, e rimonta nei sondaggi. Casini forse fa, e rimonta nei sondaggi. Naturalmente, di linee programmatiche manco l’ombra. Non che le aspettassimo, chiaro: troppo difficile da capire per noi poveri cittadini coglioni – e coglionabili.

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