mercoledì 20 giugno 2012

Il milite odioso


Io spero che l'ammiraglio Di Paola, attuale Ministro della Difesa, abbia detto molto altro e che, nel sintetizzarne il pensiero, l'articolista sia andato un po' troppo disinvolto. Perché, se non è così, ha detto delle sonorissime cazzate, da dimissioni con vergogna.
Per cosa, poi? Per replicare alla (semplicistica, è vero, ma egualmente sacrosanta) protesta degli studenti di Pavia fuori dall'Aula Magna, l'ha fatta fuori dal vaso come un La Russa qualsiasi.
Al di là del merito, e dell'occasione, di cui non sono stato testimone quindi non saprei dire, quello che mi sale alla gola è un vero e proprio sbocco di noia e ribrezzo per l'ennesima tirata retorica sulla supposta irriconoscenza di chi protesta verso il grande, temperante, forte e cazzuto Custode delle Italiche Virtù e del Sacro Suolo. Veramente, non ce la faccio più.

Per un momento, ho chiuso gli occhi e immaginato una risposta del tipo: ascolta, uscire dalla Nato non si può, piuttosto avremmo bisogno di un'altra Nato, di molto più Onu. E magari pure di un esercito europeo, oltre che una politica difensiva europea che lo coordini. Alle prossime elezioni, ricordatevene: se votate ancora gente come il Mefisto da operetta che mi ha preceduto, sai che fine facciamo? E poi su - nemmeno a noi piace fare la guerra, lo sapete benissimo. Solo che con le armi, la ricerca a scopo bellico, le commissioni dall'estero si fanno un sacco di soldi: non per noi, non per voi, ma per gli amici degli amici. Quindi, a 'sto giro non si può far niente, ma se in futuro magari le amicizie torniamo a coltivarle al bar, ve lo faccio sapere, vabbene? E dite un po': voi come la vedete?

In foto, il campione dei militi odiosi Emil Luttwak.

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