giovedì 15 marzo 2012

Babbi patentati


(Post creato per Babboradio, progetto per un nuovo blog che ho poi deciso di abbandonare)

Tema
Siamo cresciuti, io e quelli della mia generazione, con lo schema educativo del tipo lo-dico-a-tuo-padre. Ossia mamma ti cresce in trincea e babbo ti sorveglia dall'alto. Forse avremo incontrato donne dal piglio i-figli-si-fanno-in-due e lavori del tipo non-voglio-che-mio-figlio-cresca-con-la-babysitter.
Da quando sono nati i nostri figli, abbiamo scoperto la sensazione di compiuta felicità di essere padri più presenti e competenti dei nostri e allo stesso tempo la folle paura di non essere altezza del ruolo.

Svolgimento
Non è la prima volta che donne, amiche o conoscenti, mi fanno i complimenti: “Sei un papà davvero super-presente”, “Se mio marito facesse anche sono una delle cose che fai tu, starei a posto”, “Quanto è fortunata tua moglie”. Ora, togliendo di mezzo l'ovvio piacere che fanno i complimenti, a me queste cose mettono in imbarazzo. Da un lato perché mi costringono a presentare delle balbettanti e non richieste difese di mia moglie (“sai, lavora fuori e si alza presto al mattino”) che si sente già abbastanza in colpa quando tarda un poco in ufficio e, perdendo ogni coincidenza possibile, lascia uno o tutti e due i bimbi in compagnia di maestra/nonne/zie/vicini di casa. Dall'altro perché insieme alle cose che faccio, l'aspetto più evidente, ci sarebbe da vedere il come lo faccio – e non è così scontato.
Certo, si tratta di un pour parler, come il tempo in ascensore o il traffico alla fermata della metro. O anche gesti di considerazione, di stima, qualche volta di affetto. Sicuramente senza sottintesi.
Però ogni volta non posso fare a meno di chiedermi se per le mamme e spose esistano dei parametri generali a cui riferire l'esperienza curriculare del buon marito e del buon padre.
Che so: “Pannolino base con minimo due anni di esperienza in parco giochi o al ristorante – punti 50”, “Assenza di calcetto con gli amici nella programmazione settimanale – punti 500”, “Conoscenza principali marche abbigliamento infantile e mappa dettagliata punti vendita – punti 5000”.

3 commenti:

Filo ha detto...

Vai sul sicuro: regala a tua moglie "Ma come fa a far tutto?" di
Allison Pearson. Lei apprezzerà. E poi leggilo anche tu, che è divertente.

Per il resto: beh, anche a me fanno un sacco di complimenti (soprattutto per come cucino), ma ci sarebbe da discutere per un bel po' di tempo su - come dicevi tu - la qualità dei servizi che si prestano alla famiglia.

Anonimo ha detto...

Ecco, a noi uomini ci hanno convinto per così tanto tempo di non essere all'altezza che ci sentiamo in colpa anche quando ci fanno i complimenti!

Godeteveli (tu e Filo) i complimenti, che a farvi notare gli errori e le mancanze ci penseranno i figli.

dervalus ha detto...

mah...invece a me i complimenti del caso danno immediatamente fastidio. In genere provengono da signore di una certa età, per la quali il non battere la moglie è già lodevole, perciò..oppure da mogli giovani che evidentemente hanno sposato dei neanderthal: non sono particolarmente bravo, tu hai sposato un troglodita, sorry. Poi perché mi fanno piacere, e mi confermano nella mia ipotesi di essere in una fascia, come dire, medio alta, quando a mente fredda potrei fare meglio un sacco di cose. Inoltre, ho sempre il sospetto che stiano insinuando mancanze da parte di mia moglie. Quindi, la mia prima reazione sarebbe quella di mollare un ceffone a chi mi fa un complimento.