mercoledì 10 novembre 2010

Nemico Pubico numero uno

Una delle cose per cui mi incazzo di più in questo periodo è la premessa da Sora Pina la Moderna che fanno più o meno tutti: "Ah ma uno in casa sua può fare quello che vuole". Che sottintende: "Non approvo ma non potrei mai dirti di essere un moralista bacchettone". Ergo: non è perché Berlusconi va a puttane che deve essere cacciato. E di seguito: certo, il problema è che poi magari qualche disonesta lo ricatta. Poverino. Per fortuna che la stragrande maggioranza di escort, soubrettine, aspiranti o sospiranti parlamentari sono oneste, sennò.
Machecazzo.
Ma non dovrebbe essere ovvio che chi fa le orgette la sera con Lachiunque ha qualche problemino con il circuito sesso-donna-soldi e con chi le porta e chi le paga e le striscette di coca nel taschino? E che a un individuo simile a cui non daremmo le chiavi di casa, non dovrebbe essere dato in mano l'intero Paese?
Siamo diventati ipocriti al contrario. Prima la spazzatura morale era sotto il tappeto e non si vedeva, adesso ha dignità di monumento al costume e alla comunicatività. Adesso ci vergognamo a chiedere di essere rispettati. Di pretendere l'esempio da chi ci amministra.
Siamo impazziti.
Completamente svuotati.
Pretendere che un Presidente del Consiglio o un governante qualsiasi sia lo specchio di una morale comunemente accettata, sia di esempio e imponga rispetto per l'istituzione che rappresenta, è il minimo anzi meno che il minimo dovrebbe essere.
Perché non puoi dire che in Italia non funziona niente, che sono tutti uguali e ladri, che la Giustizia non funziona se tu non impari a masticare un po' di morale. Cos'è, anche tu vai a puttane? Ti piacerebbe che tua figlia si spompinasse l'onorevole? Ti fai un giretto di coca e puttane anche tu ogni tanto?
Normale, dici. Per chi sta in quell'ambiente, sai.
E allora, dimmi, tu che di quell'ambiente sai e conosci: ma cosa cazzo c'è di normale in un ultrasettantenne che fa i festini di notte e di giorno promuove ministre chi l'ha spompinato. Cosa, in ragazze che per un migliaio di euro e un posto da consigliere comunale lo spompinerebbero tutti i giorni. Cosa, in una probabile infiltrazione di giri di mala tra coca prostituzione e ricatti. Cosa, in un'accozzaglia di politici e giornalisti dementi che ripetono a cantilena: fin che non c'è reato, niente di male, massì, che c'è di male a divertirsi ogni tanto. Divertirsi, dicono.

1 commento:

dervalus ha detto...

Stimato Sig. Barone,

mi permetta che dissenta dalla sua analisi, lei fa della facile ironia. Il nostro Premier ha chiaramente lasciato intendere che le escort sono una vendetta della mafia. Tempo addietro, ti mettevano una bomba sotto l'autostrada, adesso la criminalità organizzata ti manda le zoccole. Ma il nostro è un Santo, resiste, tiene duro (e non faccia lo spiritoso).

Suo
Zio Jack