lunedì 20 settembre 2010

Interno giorno [let's break the ass to the sparrows*]


Da che mondo è mondo, direbbe il Ponchia, la scuola comincia a settembre, un giorno come oggi. Asciutto e scintillante, con l'aria che punge attraverso la maglietta. Questa mattina mi sentivo come se cominciasse scuola, perché per la mia (provvisoria) postazione ho portato le mie cose da copy ignorante (pennarellino preferito, blocco di sempre, matita micromina, pupazzetto di Kyle di South Park etc.) e nella borsa del PC tintinnavano le chiavi dell'ufficio. Dopo due settimane di adatta-alla-pagina, se capite cosa intendo, ora posso (devo) cominciare a fare un uso più consapevole del mio tempo.

Ci sono cose devo reimparare a fare, per esempio. E proprio me lo dicevo, quasi ad alta voce, camminando.

La prima lezione è quella di sempre: empatia. Non difenderti troppo dal mondo. Fosse facile. La seconda è: costruisciti un'immagine somigliante, e difendila. Bene allora ci siamo, nella mia testa ho l'immagine e il nome e sta lentamente prendendo corpo l'idea di chi e cosa posso essere. La terza: sii onesto, e la provincia ti accoglierà.
Ecco, pensavo, era quello che volevo, e adesso.

Adesso porca pupazza ho bisogno di clienti.

*Antico motto delle educande orsoline a oxford.

2 commenti:

virginie ha detto...

caro, cosa potrei fare per te? magari essere una cliente? mmh. ci penso su. (e, soprattutto, vedo se qualcuno mi presta i soldi per pagarti ;). baci

zesitian ha detto...

beh ma se fondi davvero l'aziendawolf, non avrai mai problemi...