giovedì 24 settembre 2009

La ricomparsa dei fatti


Titolo travagliano per dire che in due giorni di lettura de Il Fatto Quotidiano, a cui le edicole di ze City si sono abbonate pidieffe, ho appreso quelle due o tre cosette che servon sempre, in questi giorni tetri. Per esempio (leggete e, dove potete, cliccateci tutti. quello che non potrete leggere oggi, ci sarà domani).

- Gianni Letta indagato da dieci mesi, e mica per noccioline.
- Tavaroli (sì, quel Tavaroli) sta tentando di farsi accreditare per organizzare la sicurezza di Milano Expo 2015 (sì, quella Expo).
- La presa per il culo di Berlusconi a L’Aquila è peggio di quel che si pensi.
- Cosa sta succedendo in Rai, e la paura fottuta che annozerino anche Rai Tre.

E poi:

- No alla separazione delle carriere, spiegato da Bruno Tinti in un articolo bello e chiarissimo. E ce ne voleva, visto il mio grado di ignoranza in materia.

E tanto per ribadire che continuo a leggere e a sostenere Il Manifesto, sul quotidiano di oggi (lo leggerete domani sul sito) c’è un bel quadretto della situazione su nucleare e sul fatto che lo Stato sapeva delle navi con rifiuti tossici affondate nel Mediterraneo. Senza contare che la cosa riguarda da vicino il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Cazzo.

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