giovedì 2 luglio 2009

The Big Chill


- Hai presente Il grande freddo?
- Sì. Belllo. Bella anche la…
- …la colonna sonora, sì. Ma te lo ricordi bene?
- Mh. Sì, credo di sì.
- E secondo te perché Tom Berenger alla fine va via con JoBeth Williams?
- Eh?
- Tom Berenger: il personaggio che è un attore famoso di telefilm… e la mora sposata. Presente?
- Ah, sì. Eh, stanno insieme perché era quello che avevano sempre voluto.
- …
- Forse.
- Secondo me non doveva finire così.
- E perché?
- Che senso ha? Sette amici che si ritrovano intorno all’amico suicida, e sembrano ancora gli uni fatti per gli altri. Bello. Scoprono che sono gli stessi di sempre, e anche che sono irrimediabilmente cambiati. Proprio le due cose insieme. Bellissimo. Per tutti cambierà qualcosa, dopo. Tutti si rendono conto che essere se stessi è difficile. E Tom Berenger è quello che più di tutti non sa chi è. Non sa cosa vuole. La mora, dal canto suo, si rende conto che non le piace più la vita col marito…
- Me lo ricordo. È quello che si vede in vestaglia che spalma burro di arachidi…
- Infatti. Noioso, ma affidabile. Padre di famiglia. Tutte quelle cose lì. Mentre lei vorrebbe tornare a scrivere poesie, fare un’altra vita, insomma sentirsi un po’ più se stessa, se non ho capito male.
- Come gli altri.
- Esatto. A me è sempre piaciuta questa cosa del weekend dove succede di tutto, che ti scompiglia la vita e anzi quasi te la scardina. Che ti si aprono davanti prospettive che hai sempre avuto, anche se finora ti è mancata l’occasione. Con i tuoi amici che sono quelli che ti hanno cresciuto, oltre a crescere con te.
- Mh. E perché Tom Berenger e la mora non vanno bene?
- Ma perché tutti loro in qualche modo voltano pagina – lo dice Kevin Kline, nel film – “A me invece non spiace avervi perso di vista, avevo bisogno di buttarmi nel mondo, di sporcarmi le mani”. Ma la voltano in avanti. William Hurt ritorna umano, e se ne va via con la ex dell’amico. Kevin Kline e Glenn Close stanno per vendere l’azienda, e comunque la loro fetta di casini l’hanno già passata. Infatti sono i più solidi. Sono sempre stati un po’ la mamma e il babbo di tutti. La ragazza che fa l’avvocato vuole il figlio e probabilmente si farà aiutare da loro. Jeff Goldblum vuole smettere di fare il giornalista e aprire il club. Invece loro cercano di recuperare un rapporto che non c’è mai stato, per un motivo o per l’altro. Tornano indietro.
- Come fai a dirlo? Il film non dice questo, e comunque può anche darsi che sia un errore… il finale mica è un lieto fine.
- È proprio questo, il punto. Gli altri, avanzano. In direzioni forse non previste, non è detto che di lì in poi saranno felici. Ma c’è un cambiamento. Loro sembrano voler tornare a quando dovevano finire a letto insieme. Sono due insoddisfatti: lui non si sente all’altezza di niente, è insicuro, non ha ancora deciso cosa fare della sua vita. Lei butta all’aria una famiglia, con figli, e anche lei sembra non aver capito molto di se stessa. E pare che vogliano più che altro trombare per sentirsi ancora giovani.
- E questo è male?
- Eh, certo. Tutti gli altri, in qualche modo, fanno un passo avanti. Loro, no.
- E perché un errore non dovrebbe essere un passo avanti?
- …
- Magari Tom Berenger e la mora si renderanno conto di aver fatto una cazzata. E resteranno insoddisfatti. E dovranno riproporsi il problema di cambiare cercando di stare bene con se stessi, più che l’uno con l’altra. Ma non conta niente: ognuno di questi errori li avvicinerà in qualche modo a quello che cercano.
- …
- Io almeno la penso così.
- E secondo te Lawrence Kasdam, il regista, lo sapeva che stava scrivendo una cosa così?
- Secondo me, sì.
- …
- Ha scritto due Guerre Stellari con Lucas, non dimenticarlo.

[nella foto: glenn close, kevin kline, meg tilly, tom berenger, william hurt, mary kay place, jeff goldblum, jobeth williams]

2 commenti:

virginie ha detto...

pas mal. forse. anche perché io pensavo che la mora e berenger fossero già stati a letto insieme, ma è evidente che falso il ricordo. comunque, io ci sono andata vicina a buttare tutto all'aria e non ho osato, ma non è detto che non sia un passo avanti fare quello che avresti sempre desiderato e non hai avuto il coraggio di fare. Insomma, è fin troppo probabile che i due on si limiteranno a una scopata (che, tra l'altro, non può essere che deludente). forse l'ha solo descritto male (stiamo sempre parlando di kazan, però). quel che mi ha colpito è che domani sono a milano in toccata e fuga (riparto sabato) per una versione personale di "the big chill"

zesitian ha detto...

è solo che pare la coppia di destini più debole. e credo che kazan l'abbia fatto apposta. il dialogo è frutto di un dialogo interiore di mezzanotte, mentre riguardavo il film. non l'ho detto, ma la cosa che in realtà mi ha colpito di più è quanto sia moderno quel film, ancora oggi. con la sua resa teatrale e la sua onesta incursione nei sentimenti.