giovedì 29 gennaio 2009

Bevete responsabilmente

Come spesso mi capita di constatare, l’ascolto del radio gornale e la lettura dei quotidiani on line registra le viti a quello che è una metaforica morsa da falegname intorno ai coglioni. Rapida panoramica.

Apertura. Cronaca di stupri con annessa caccia al romeno. Da notizia nasce notizia. Roma, Guidonia, ancora Roma, Padova. L’abiezione va in scena corredata di linciaggio, complici i Carabinieri pilotati a bomba verso le telecamere. Su questi tristissimi fatti si registra la peggiore volgarità giornalistica, ossia la notizia è che sono stati i romeni, oppure “l’italiano” che poco prima, alle telecamere del tiggì, consigliava di non bere prima di mettersi al volante, oppure l’indignazione di Alemanno. Non che giovani donne siano state violentate e aggredite e che il loro presente è uno strazio e il futuro è il suo perpetuarsi. Quello l’abbiamo già sentito, alla fine annoia. E il Presidente del Consiglio che in un Paese normale sarebbe stato annientato politicamente dalle sue barzellette machiste, incassa due vaffanculo in veltroniano e dice anche che è stato frainteso.

Esteri. Il papa riabilita un negazionista. Motivo: fare shopping di fedeli, che ci sono i saldi. Cazzo, complimenti. Era difficile fare peggio worldwide. Anzi, sì: nessun politico italiano –tranne Fini!- ha alzato la voce. Obama parte bene. Israele bombarda di nuovo i tunnel, Hamas ammazza un paio di soldati, c’è chi vorrebbe processare gli Israeliani all’Aja, ma per i Luttwak di turno “la guerra è guerra”. Gaza è ormai un trafiletto un po’ sporco di fosforo.

Interni. Vendola si scinde da solo. Il coro politico dice che Epifani sbaglia a non firmare quello che il nuovo capestro made in Confindustria per giustiziare il CCNL, impiccare i sindacati e strozzare i lavoratori – e Veltroni è in prima linea a dire: ripensaci! Di Pietro ne dice una giusta, ossia che Napolitano è stato troppo zitto, e naturalmente tutti a scusarsi per lui, o a insultarlo per aver detto la verità. Frattini dà dell’antisemita a Santoro per la puntata su Gaza: è il volto bipartisan che esportiamo in Europa.

Economia. Il genio Tremonti, dopo la truffa delle social card, mette a punto con mesi di ritardo un piano per l’auto che in Europa ci piglieranno per il culo per anni. Trenitalia: si spacca la Freccia Rossa, si scopre che l’alta tecnologia è un comune Eurostar, e l’azienda continua impunita a non fare un cazzo di niente pagata da noi. A margine, parte dei soldi che il Paese avrebbe bisogno sono stati dirottati nella risuscitata società Ponte sullo Stretto.

Cultura e Spettacoli. Il Festival di Sanremo e le conigliette. Eh, sì, è il dibattito di questi giorni. O preferite le tette finte della tizia del Grande Fratello?

Sport. Beckam ha segnato. Mourinho no. C’è qualche pirla che veramente crede che si possa fare, anzi si debba fare un Gran Premio a Roma. Possiamo solo supporre che non ci sia mai stato.

Cronaca di Milano. Se volete sapere veramente cosa è successo al Conchetta e cosa stia facendo De Corato, vicesceriffo di Milano, dovete ignorare i bollettini della Questura pubblicati su Corriere e Repubblica (mica Il Foglio) e leggere Carmilla e Il Manifesto.

Cronaca di Pavia. A Pavia cade l'inqualificabile giunta Capitelli e si vota a giugno: l'inqualificabile vicesindaco PD si è dimesso, facile supporre che faccia il salto nel Pdl, perché le prossime elezioni le vince di sicuro la destra.

E noi dovremmo berci tutta questa merda senza fiatare. Ma responsabilmente. Poco poco, piano piano come piace a noi.

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