giovedì 30 ottobre 2008

Piazza Navona, 29.10.08: arrivano i nostri

Al Tg 1 (e non parliamo degli altri), su Corriere e La Stampa si è titolato e detto: scontri tra studenti. NON è vero. Questo il racconto di Curzio Maltese, inviato di Repubblica, testimone oculare. Ve ne posto un estratto, l'articolo completo è qui. Vi prego di far circolare questa sua testimonianza, perché -come detto più avanti da un'insegnante: se me lo avessero detto, non ci avrei creduto. E ancora: i poliziotti che lasciano passare i neofasci con le spranghe e poi dicono: arrivano quelle merde di comunisti, andiamo a proteggere i nostri.
Ora è chiaro o no il livello dello scontro? Ora è chiaro o no che Cossiga non ha parlato perché ha dimenticato la pastiglia? Ora è chiaro o no che cosa si può fare da Genova in poi?

Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere studenti del Blocco Studentesco, un piccolo movimento di destra. Hanno fra i venti e i trent'anni, ma quello che ha l'aria di essere il capo è uno sulla quarantina, con un berretto da baseball. Sono ben organizzati, da gruppo paramilitare, attaccano a ondate. Un'altra carica colpisce un gruppo di liceali del Virgilio, del liceo artistico De Chirico e dell'università di Roma Tre. Un ragazzino di un istituto tecnico, Alessandro, viene colpito alla testa, cade e gli tirano calci. "Basta, basta, andiamo dalla polizia!" dicono le professoresse.

Seguo il drappello che si dirige davanti al Senato e incontra il funzionario capo. "Non potete stare fermi mentre picchiano i miei studenti!" protesta una signora coi capelli bianchi. Una studentessa alza la voce: "E ditelo che li proteggete, che volete gli scontri!". Il funzionario urla: "Impara l'educazione, bambina!". La professoressa incalza: "Fate il vostro mestiere, fermate i violenti". Risposta del funzionario: "Ma quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra". C'è un'insurrezione del drappello: "Di sinistra? Con le svastiche?". La professoressa coi capelli bianchi esibisce un grande crocifisso che porta al collo: "Io sono cattolica. Insegno da 32 anni e non ho mai visto un'azione di violenza da parte dei miei studenti. C'è gente con le spranghe che picchia ragazzi indifesi. Che c'entra se sono di destra o di sinistra? È un reato e voi dovete intervenire".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

si è vero quei 50 60 ragazzi volevano picchiare i 10000 studenti di sinistra, ma chi soo, neanche in 300 ho visto questo,


evviva il comunismo e la liberta'(di pensarla come voi)

Anonimo ha detto...

la mamma dei cretini è sempre incinta (e anonima). by the way, come ti ho già scritto, io non ho mai smesso di scrivere Kossiga con la K e con le S a saetta

Anonimo ha detto...

ah, dimenticavo: vincere un troll è facile, vincere un troll è possibile

zesitian ha detto...

no, non 1000 studenti (peraltro non di sinistra). ma i ragazzini 14enni dei licei. Poi, quando sono arrivati gli studenti (veri, però) e i ragazzi dei centri sociali, è scoppiata la rissa. strano, eh? eppoi firmati, su. se ti sei preso la briga di scrivere sul sito di un comunista. che, per inciso, in Italia e in Europa, sulla libertà ne sa molto più di un fascista.