venerdì 13 giugno 2008

Viva radio uno

Non c’è confronto. Da quando ho ripescato dal fondo di un cassetto e ripilato una vecchia sony extrasottile – dono natalizio del mio oculista, ricordo, più di dieci anni fa - seguo le partite delle sei alla radiolina, come ai bei tempi del Tutto il calcio minuto per minuto post-prandiale. Ieri sera ascoltavo ammirato e finalmente consolato i passaggi arditi di un Emanuele Dotto in grande splovero sulle tribune di Croazia-Germania.
Passaggi come questi: “La Croazia ha schierato il suo giovane centrocampo come un esperto stratega, ha mosso le sue pedine e al 24’ ha dato scacco matto alla Germania Re”, “Un fallo indegno del campione che è [Ballack -ndZe], anche se, personalmente, l’ho sempre ritenuto sopravvalutato dai critici”, “Il giovane vivace e simpatico tecnico croato, che porta addirittura l’orecchino, a testimonianza della sua passione per il rock” e (rivolto all’arbirtro) “Certo che, fischiare come un tributarista qualsiasi…”.
Consolato da cosa? Fate caso alle fiacche e vuote telecronache dei colleghi Rai come Cerqueti, euforia-Nesti e compagnia bella, o ai commenti di Collovati e Bagni. Con la loro inverosimile piaggeria fino a quando l’Italia non prende gol, e il tiro al piccione subito dopo. O le interviste di Varriale, che riesce a evitare qualsiasi domanda che possa valere un commento alla partita, anche banale, perché fa più notizia sapere se lo cacceranno prima di Natale. C’è da rimpiangere persino il Caressa di Sky.
Alla radio c’è invece una grande scuola di maestri che sopravvive al precipitare della cultura sportiva nella diatriba “Chi è la gnocca più gnocca tra le mogli dei calciatori?”. E che non ha paura di esprimere opinioni, che affronta con sicurezza le pronunce ostiche, che conosce i giocatori e la loro storia sportiva personale, che quando sbaglia lo dice e si scusa, e quando sgrammatica per la fretta è perfino piacevole.
Ah. Viva la radio, cazzo.

4 commenti:

Filo ha detto...

E perché vogliamo parlare di Bisteccone Galeazzi inviato? Tutte le volte che lo vedo mi viene il mal di stomaco.
L'unico ch si salva dei commentatori Rai è Stefano Bizzotto.
Facevateci caso.
Su rieduchesscional cennel.

zesitian ha detto...

sì, lo salverei anch'io. ma è solo, troppo solo. Bartoletti, che pure da Fazio (parecchio in là nell'altro secolo) era almeno simpatico, ci sarebbe da rullarlo di cartoni: "Mio nonno diceva sempre che le arance sono indigeste la sera", e lo diceva tenedo un arancio in mano. Ci ho messo venti minuti a capire che intendeva gli Orange. che in ogni caso vuol dire COLOR arancio, e non FRUTTO arancio. e questo pure suo nonno lo sapeva.

Anonimo ha detto...

ecco, magari domani vedo se mi riesce di trovare la radio su internet; così mi evito i commenti dei telecronisti franzosi.

Anonimo ha detto...

Provate ad ascolare la Gialappa's con RAI DIRE EUROPEI su Radio DUE!
Riescono ad allietare anche gli insuccessi della nostra nazionale!