venerdì 29 febbraio 2008

Ze program/1: WORK is a four-letter word

Il programma della lista ze alle elezioni di Ze City si fonda sostanzialmente su un unico punto di merito e su diverse linee di metodo.
Punto uno: il lavoro. Avete notato che non si parla più di lavoro, nei programmi elettorali? Si parla di precariato, lotta al nero, sicurezza sul, ma non di Lavoro, inteso come un complesso di discipline che vanno dalla produttività all’occupazione.
Una seria riforma della legge 30 non può essere disgiunta da una riforma complessiva di queste discipline. Casomai, può anticiparla. Riforma, oddio, basta restituire alla parola la valenza che ha nella Costituzione: valore fondante. Perché il lavoro è, semplificando e sintetizzando, diritto a provvedere al proprio (e altrui) sostentamento, valore alla persona come investimento (non: costo), dignità di ruolo sociale, dovere nei confronti della comunità.
Se si parte dall’assunto che un valore fondante per Costituzione non è defendibile perché viene subordinato a un sistema sbilanciato dalla parte del profitto, mi pare chiaro anzi lampante che è il sistema a dover essere corretto. E non adeguare la sua difesa ai varchi strutturali che offre il sistema.
Come correggerlo, lo si deve proporre con il proprio fare politica. E su questo fare politica, secondo me, si dovrebbe misurare un programma elettorale. Riguardo le linee di metodo, ne anticipo qui due, perché annoverabili anch’esse nella lista delle parolacce: la prima è pianificazione, la seconda è conflitto sociale.

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