martedì 22 gennaio 2008

Due o tre cose da ricordare

È cominciata la campagna elettorale. O meglio, la Campagna Elettorale Permanente sta per uscire allo scoperto. E allora non è un caso che il ticket Ruini-Bagnasco ci mandi a dire che il Governo è al collasso, mentre Dini chiede la sfiducia Pecoraro Scanio e l’Udeur esce dalla maggioranza ed entra in Tribunale. Non è un caso che da giorni Berlusconi temporeggi sulla bozza Bianco (oggi o domani l’esame in commissione parlamentare) per la legge elettorale, cambiando idea anche due volte al giorno.
Ricordiamoci di loro.
E a voi che da anni andate ripetendo che dei comunisti non ci si può fidare, perché Prc fece cadere il governo Prodi per una bazzecola come la Guerra nei Balcani, dico: guardate chi fa cadere il vostro amato centrosinistra, per il giusto e documentato motivo che non gli danno neanche uno sgabellino da cui continuare lo spoglio dei nostri redditi a favore dei loro amici più o meno furbetti.
Dini, che tanto vi piacque nel ’96, quando con stile diplomatico fece quella sua riformona delle pensioni. Che britannico aplomb, il Lambertow, quando definisce “persecuzione” una normale indagine della magistratura sulla bancarotta della moglie. Esattamente come fa Mastella (quello dell’indulto, ricordate?) per il quale i fatti de La Sapienza sono niente meno che una trama del Governo. E cosa dire di Ruini, che dopo aver di fatto proibito i Pacs e impedito la revisione dell’oscura, inefficace e anticostituzionale legge sulla fecondazione assistita voluta dal governo Berlusconi, ha riaperto le ostilità con la revisione della 194. Un salto indietro di oltre trent’anni. Col suo capo che alla prima uscita pubblica sceglie come lettura una difesa delle fede storicamente legata alle guerre religiose contro i Mori (ricordate?).
E a voi che avete salutato il Pd come forza di rinnovamento e Grande Partito Moderno e Imbattibile, che ne pensate di Rutelli e Franceschini in Piazza San Pietro alla corte di Ruini a dire ‘mai più’ a una più che banale contestazione di una decisione presa dal rettore senza consulto del senato accademico? O forse avete creduto alla barzelletta dei 67 professori e qualche gruppo di studenti che impediscono a un papa di parlare.
Di Prodi che annuncia di rifutare le dimissioni di Mastella e di ‘accoglierlo a braccia aperte’ se torna? Di Veltroni (quello della legge elettorale, ricordate?) che dice che il Pd, qualunque sia la legge, correrà da solo.
A voi invece che invocate elezioni subito, voi che non so come riuscite a votare per queste destre arroganti e incompetenti, ricordo l’indegna scena di Cuffaro che grida –come Mastella! Come Dini!- alla persecuzione giudiziaria. A voi di Milano che avete votato la Moratti e dunque ve la meritate fino in fondo, ricordo che è quella che sta regalando Milano a Caltagirone, che ha istituito un balzello ipocritamente chiamato ecopass (!), che ha vietato l’accesso agli asili nido ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno, che da ministro fece scempio della Pubblica Amministrazione - tanto che adesso non si riesce a tirar su nemmeno con le Finanziarie. Che il vostro presidente regionale è il Formigoni pluri-inquisito per corruzione che ha autorizzato la restrizione dell’applicazione della 194 in due grandi cliniche di Milano.
Infine a voi tutti che “Ma allora vuoi che torni Berlusconi?”, dico: di grazia, cosa si è fatto per impedire che tornasse?
La prossima volta, quando andate in cabina elettorale, ricordatevi che non è Dio, non è Berlusconi, non è Stalin a guardarti mentre metti la croce. Ma sono i tuoi figli, e i figli dei loro figli, che ti guardano. E che la responsabilità dello strato di merda in cui stiamo affondando, quando scaveranno nel passato, sarà ascritta a voi. A tutti noi. Con assoluta certezza. Senza neanche bisogno di usare il carbonio 14.

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