Come cani che lasciano il tag
A parziale precisazione, ecco una lettera molto sensata di un conoscente, indirizzata alla Provincia Pavese.
Ha
molto colpito il super-blitz contro i presunti imbrattatori dei muri
del nostro centro storico: un centinaio di agenti nelle case alle 6
del mattino, sequestro dei corpi di reato, seriose dichiarazioni del
Sindaco, paginoni sul quotidiano. Non credo ci sia stata da anni a
Pavia un’ azione così eclatante di controllo e repressione. Eppure
siamo una città dove la mafia ha dato fuoco alla casa di un
giornalista e alla macchina di un Consigliere Comunale. Una simile
operazione forse si è visto ai tempi delle Brigate Rosse, ma per
fortuna è storia lontana, e speriamo che lontana resti.
Ne ho
parlato con mia figlia, sedicenne, anche perché tra i minorenni
presi di mira c’è una sua amica che anch’io conosco. Una ragazza
simpatica ed estrosa, brava a scuola e – come si diceva una volta -
di “buona famiglia”. E’ una writer. Dipinge, insieme alla sua
compagnia, i muri grigi e fatiscenti che sono in varie zone della
città ( nelle periferie, nelle aree dismesse, lunghi i muri della
Caserma Calchi, nei percorsi del treno, ecc.). Ci vanno di notte, con
un “progetto grafico” che poi rinnovano, quando pensano che è
venuta l’ora di tornare.
Perché
lo fai, le ho chiesto un giorno? “Per rendere più belli e
allegri quei muri senza più anima né storia… e poi è divertente
perché è proibito“.
Io ho
quasi sessant’anni, faccio fatica a capire tante cose dei “ragazzi
di oggi”.
Parlando
con lei ho però compreso che tra i writers e quelli che lasciano i
loro “nomi/marchi” (i tag) ovunque, nel centro storico, c’è
una grande differenza e c’è anche un po’ di repulsione. “Noi
siamo artisti di strada - mi ha detto – loro sono come i
cani che lasciano le pisciate in giro di qua e di là, solo per
sentirsi vivi”.
Mi
chiedo quindi se il mega-blitz abbia anche una funzione educativa:
colpirne 30 per educarne mille? Ho i miei dubbi che sia una
pedagogia vincente. Non si “con-vincono” così i ragazzini.
Chi
governa la città (che fa schifo veramente, con tutte queste
brutture-pisciate, lì da anni, nonostante le promesse elettorali e
che resteranno, penso, nonostante il blitz) dovrebbe fare uno sforzo
in più, per trovare vere soluzioni. In tante altre città, in Italia
ed in Europa, non siamo messi così male. Si vada a capire come
fanno.
Il nostro centro storico è davvero molto bello. E’ il lasciato
generoso delle generazioni che ci hanno preceduto. Dalle generazioni
di oggi dobbiamo chiedere e pretendere di continuare a coltivarne la
bellezza. Non penso però che un “messaggio” convincente siano i
blitz alle 6 del mattino per sequestrare una bomboletta di colore
vermiglio. Signor Sindaco, faccia uno sforzo, pensi a qualcosa di
meno eclatante ma di più efficace, educativo e duraturo. La nostra
città davvero se lo merita. E i nostri ragazzi pure.
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