giovedì 6 dicembre 2012

Non chiamatele "gaffes"


Qui il video che propone Repubblica.it che assembla in un collage le affermazioni dei componenti del Governo Monti che vengono chiamate 'strafalcioni', o 'gaffes'. Banalizzando, secondo me, un sintomo peggiore del male.
Perché le parole sono importanti: se persone bene istruite ed equilibrate parlano così, significa che pensano così. E se può capitare di essersi espressi male, sotto stress o a caldo o sotto i riflettori, accade anche che alle parole possano seguire i fatti. Senza i fatti, parleremo di nulla. Eppure i fatti dimostrano che quelle parole erano rivelatrici di un pensiero.
A me pare una cosa tremenda.
Perché se anche i tecnici, e non solo i politici, sono sprovvisti di una misura media di cultura politica e civica, del dibattito e del rispetto del pubblico, allora siamo messi davvero male.
Pensiamoci, quando andremo a votare: le parole sono importanti, le cose vanno chiamate con il loro nome e il linguaggio è uno specchio (non l'unico, non sufficiente ma sempre uno specchio) dell'animo.

In foto: il sottosegretario all'Economia Polillo, che dice che in Germania le cose vanno meglio perché là, sai, lavorano.

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