martedì 3 aprile 2012

Cose che non sapevo sulle discariche di amianto


Dalla (ottima) inchiesta di Maria Luisa Pezzali per Italia in controluce (Radio 24) sul progetto di discarica di amianto in Lomellina, ho imparato:
- l'amianto può essere reso inerte tramite processi tipo vetrificazione; se ne ottiene un materiale innocuo da riutilizzare nell'edilizia, la tecnologia esiste da quasi vent'anni
- la discarica è inutile: oltre a far viaggiare egualmente la polvere durante lo stoccaggio (rischio ridotto ma non eliminato) seppellisce il materiale assieme al cemento - quindi non risolve il problema
- e allora perché facciamo le discariche? Dimentichiamo troppo spesso che sono affari molto, molto redditizi. Nessun trattamento uguale nessun costo uguale lauto guadagno
- c'è un'idea tossica in circolazione, secondo cui tutti i comitati che si oppongono alle discariche siano gente da "Nimby": ora, la Lomellina ha già ampiamente dato (per saperne di più, c'è l'inchiesta della Provincia Pavese)
- questo a poche settimane dalla sentenza Eternit e subito dopo la visita del ministro Balduzzi a Broni, per la Fibronit. Leggete cosa scrive Stefano Pallaroni qui
- a questi ineffabili amministratori che ancora discutono di discariche invece che di impianti di riciclo, si consiglia per lo meno di istruirsi su cosa significhi trattare svariate centinaia di tonnellate di fibra di amianto a 600 metri dalle case. Se non di farsi un giretto in Oncologia per vedere cosa può fare un mesotelioma pleurico a una persona - una cosa così, no, non si augura a nessuno.

Per la cronaca, la seconda parte dell'inchiesta di Maria Luisa Pezzali va in onda oggi.

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